Ho sentito parlare la prima di sudorazione eccessiva tanti anni fa, quando non mi occupavo ancora di medicina estetica, parlando con Anna Rita, la mia amica di Milano che oggi ha 56 anni. Ricordo che rimasi stupita da come una sudorazione eccessiva (nel suo caso le zone erano fronte e cuoio capelluto) poteva influenzare la quotidianità di una persona. Non avendone mai sofferto, non ci avevo mai pensato… E non ne ho sentito più parlare per anni fino al momento in cui – già lavoravo con uno dei più grossi nomi nel campo della medicina e chirurgia estetica – casualmente il discorso viene fuori anche con mia cugina Maddy: stressata, estenuata dal suo problema di eccessiva sudorazione ascellare!! Allora ho iniziato ad interessarmene e a documentarmi su questo fenomeno e sulle possibilità di arginare o risolvere l’influenza che ha su chi ne soffre. Cosa ho scoperto: Psicologico, emozionale, fisiologico, comportamentale…. a questa sgradevole patologia comunemente chiamata iperidrosi e che colpisce ben 1% della popolazione, è stata attribuita ogni sorta di origine. Ed effettivamente le amiche e le clienti che ho seguito in questi anni mi hanno tutte confermato che stati emotivi come ansia, nervosismo, paura, emozioni sia piacevoli che spiacevoli, contribuivano ed incidevano sulla propria sudorazione (per altro e proprio per questo spesso improvvisa) provocando, come si può immaginare, imbarazzo e disagio. I punti più colpiti? Mani, Piedi ed Ascelle. Ma anche fronte e cuoio cappelluto. In altre parole: nei punti del nostro corpo in cui sono localizzate in numero più alto le ghiandole sudoripare.
Quindi, la sudorazione eccessiva è causata da un iperattività delle ghiandole addette alla produzione di sudore (funzione di per sé importante per il buon funzionamento del nostro corpo) ma a cui ancora oggi riesce difficile categorizzarne la causa d’origine.
Cosa puoi fare: Per amore dell’argomento vi dico che esistono diverse possibilità per curare l’iperidrosi: prodotti farmacologici (come ad esempio il cloruro di alluminio), la ionoforesi, rimedi naturali o omeopatici (come ad esempio l’infuso di salvia). Io personalmente nella mia attività di consulente ho scelto la cura attraverso la tossina botulinica . Perché? Poche settimane dopo aver scoperto il “tormento” che causa l’iperidrosi, ed aver fatto numerose ricerche, chiamo uno dei Dottori di Medicina Estetica con cui collaboro e di cui maggiormente mi fido e gli chiedo di parlarmi nel dettaglio di come il botulino entra in azione ma soprattutto se lui avrebbe trattato una persona cara con questa tecnica. Con mia sorpresa mi racconta che aveva anni prima trattato sua mamma con questa tecnica e continuava tutt’ora ad usarla nella cura del iperidrosi sui suoi pazienti con ottimi risultati. Ho fatto la stessa cosa con tutte le mie clienti: dopo una consulenza hanno deciso di prenotare una visita da quello stesso medico da cui hanno fatto l’iniezione di botulino. Un leggero dolore sopportabile al momento delle inizioni. Leggero gonfiore sparito in 10-15 minuti. Poi un arrivederci a 5/6 mesi per una seconda iniezione. Qualche giorno dopo ricevo la telefonata entusiasta delle mie clienti a cui non sembrava vero aver risolto un problema cosi frustrante!! E in questi anni ho continuato a consigliare alle mie clienti la tossina botulinica come cura all’iperidrosi, e visti i risultati e la soddisfazione sono ancora più convinta che sia davvero un trattamento veloce, poco doloroso ed estremamente efficace ! Raccomandazione : sicurezza, professionalità e sterilizzazione sono sempre le parole d’ordine per ogni trattamento. Non temere di chiedere un consulto e solo dopo decidere in tutta libertà se ti fidi abbastanza per eseguire il trattamento o no!
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